Post liofilizzato ed estemporaneo

l'arrivo dell'autunno sta fiancando Previto. il clima rigido che porta la consueta, improvvisa assenza di feste intristisce l'avvocato come nient'altro al mondo. menomale che Body riceve da MySushi l'invito per il Candy Part, che prontamente viene inoltrato alla Gang dei Cartonati.

con Dora a zonzo per Torino, Previta non pervenuta e Stilosa impegnata nel suo nuovo ruolo di rockstar della moda a Parigi, Body, Previto e Yukka non ci mettono né uno né due a mischiarsi alla folla eterogenea del party. qui s'incontrano MySushi, Teppa, Lise, Periodico e un arrogantissimo Giornalaio che, con mascella marmorea, siga in bocca e bicchiere di plastica in mano, s'introduce: .. gliel'ho detto alla mia consorte: tu oggi stai a casa che io vado a cuccare coi miei amici.."

Yukka aggancia subito due stangone, una bionda anglo-italiana e una bruna bosniaca, dal tono di voce baritonale. così Body scopre l'esistenza di un sito privato internescional dal quale è partita l'organizzazione dell'evento e del quale appalta a Previto l'hackeraggio per strappare qualche account.

Teppa cerca d'intortarsi Yukka, la bionda-anglofona pure, lui si mantiene equidistante. nel frattempo il Giornalaio informa Body che qualche sua amica para-cartonata ha chiesto info sul suo conto e al tipo viene in mente che deve essere il periodo, perché anche l'ex capa di Dora ha fatto lo stesso, con grande incazzatura della fidanzata freelance.

Previto è contento perché finalmente a questa festa ci sono le tipe mature come piacciono a lui; Periodico è sparito: probabilmente è in coda al bagno col Giornalaio; Yukka svetta con la virago anglofona al fianco, così il tipo si fa intortare per un po' dal baritono balcano. lei dice che la Bosnia fa schifo ma che non vede l'ora di tornarci. il tipo la rassicura: magari t'innamori di un italiano e rimani qui (che è uscita maliziosa per via del contesto, anche se Body non aveva la minima intenzione di candidarsi).

finché, ad una certa ora tarda, il tipo trangugia il suo tredicesimo cuba libre, supera l'avvocato spalmato a una colonna con una bella trentenne accondiscendente, e soddisfatto della serata sale in macchina con Cose così dolci dei Ritmo che gira sullo stereo.

Got Milk?

come se negli ultimi tempi non bastasse Katrina a tormentare le notti degli americani, ecco subito nuove preoccupazioni profilarsi all'orizzonte: le tette di Tyra Banks sono finte?

secondo Body, si vede già da qua che è tutto un miracolo della natura. certo, per essere più sicuro il tipo eseguirebbe quanto prima un esame tattile sul soggetto, ma il suo occhio esperto è già in grado di formulare risposte convincenti basandosi solo su questo jpeg.

a me CSI fa una sega - pensa lui.

ma a proposito di seghe, l'opinione pubblica a stelle e strisce vuole fatti, non pugnette. così Tyra, nel suo personal show su WB, si fa fare una mammografia in diretta che rivela la sua innocenza. e che probabilmente attirerà l'odio di tutta la popolazione femminile americana.

a questo punto anche gli Italiani tutti si fanno delle domande: perché in seconda serata loro c'hanno Tyra Banks e noi Mentana e Vespa? facciamo cambio? e soprattutto: si può fare la mammografia anche a Costanzo?

Bruum, bruum. Punto.

che questi anni di crisi avrebbero fatto danni catastrofici alla pubblicità italiana, ne erano tutti consapevoli. aziende con budget limati, reparti mktg in cagarella costante, agenzie in apnea erano i primi sintomi della situazione. campagne iper-razionali, buoni sentimenti e nessuna volontà di osare, i frutti. e se Body aveva in testa già da tempo un post sul nuovo genere ultratrash dei Sughi Pronti, comincia invece parlando di automobili.

innanzitutto, di farsi due risate oggi proprio non se ne parla. Bernbach l'abbiamo seppellito da tempo e in questo clima di neoedonismo berlusconiano l'ultima cosa che possa interessare è passare per simpa. un'auto la si compra perché fa figo (quando riconoscerete che Lapo ha già capito tutto?), mica perché ti fa ridere. un po' come il sesso. Bmw ci è arrivata prima di tutte e a colpi di sushi, modelle e art direction minimale, negli anni si è accreditata come il miglior mezzo per andare al Casablanca. che tradotto in soldoni significa il benchmark del comparto. e vendite, successo, immagine.

così Alfa è subito diventata gelosa. non le bastava aver cagato fuori un tot di belle auto, voleva diventare lei la regina di Corso Como. così pretende che la sua nuova comunicazione vada in mano ai Jalisse, la coppia di direttori creativi più rockstar di tutte. una manciata di campagne all'insegna del me-too dopo, Alfa rimette tutto in gioco. e l'Agenzia di Ettore 'O Direttore, di Bonolis in paradiso e di Cavallo Goloso vince la gara per il lancio della 159. uno si aspetta quanto meno una Ferilli con le poppe di fuori, un De Sica che tira le renze e invece no. anche loro a rincorrere Gitto con slo-mo, copy arrogante e trip-hop di livello (peraltro scaduto, ma che Body apprezza assai).

finché arriva Lapo, il più grande di tutti. con 4 felpe, un bar attaccato all'Old Fashion e la faccia sputata dell'Avvocato, in un anno ribalta il percepito del brand Fiat e comincia a farne una figata. delle macchine ci occuperemo in seguito - deve aver pensato mentre sistemava lo Swatch sul polsino. infatti esce la Croma e tutti fanno finta di non vederla. è chiaro che lui punta tutto sulla 3+1, la nuova 500 che dalle prime indiscrezioni è di una bellezza assoluta: una specie di operazione Mini 10 anni dopo. ma per il momento il rilancio definitivo è affidato alla Grande Punto. e Lapo, coerentemente, spinge dove spingono tutti.

Touring, 159, Punto. tre marchi diversi, tre auto diverse, tre campagne uguali. la classica demo stilosa dell'auto in movimento, musica che deve emozionare, chiusura sul più arrogante dei claim. e se quantomeno, citando la Stagista, la nuova touring ha un cartello iniziale così lungo che l'hanno messo dentro il film, la Punto non ha nemmeno quello. solo un auto in movimento su 16:9, Vasco Paraculo Rossi in colonna e la convinzione che le parole manchino perché proprio non ce ne sono: le hanno già usate tutte per parlarsi addosso.

Il miglior Barman dopo Meskola.

“.. conosco Franz Ferdinand e Bloc Party, mi piacciono, ma io ho 33 anni e so che sono esistiti prima Gang of Four, Television, Talking Heads.. quindi non ascolto musica trendy, a parte l’elettronica. mi piacciono gli autori, il soul. ora ho bisogno più di quello che di un ragazzino con una bella t-shirt che suona vecchie chitarre.”

Tom Barman è un idolo di Body da molto prima che pronunciasse queste parole sull’ultimo Rumore. i dEUS il tipo se li ricorda al Beau Geste, al loro primo show case in Italia, sarà stato 10 anni fa. e poi al tour di Ideal Crash, molto tempo dopo, coi Soulwax di spalla. ora sono tornati, con l’ennesima rivoluzione interna e il solito grande disco. oddio, forse meno grande dei precedenti a dirla tutta. perché l’ispirazione c’è sempre, ma qualcosa manca. e come ogni art rock - guitar band che si rispetti, sono proprio le chitarre e gli arrangiamenti naive che Body cerca e trova solo in parte.

il motivo è molto semplice. fino a oggi il suono dei dEUS era sempre stato nelle mani di gente rara come Rudy Trouvé e Craig Ward, due rumoristi intellettuali che avevano influenzato pesantemente i lavori precedenti. due chitarristi dalla sensibilità diversa ma provenienti della stessa scuola ideale. Trouvé più thurstonmooriano, sferragliante, cafone. capace di esaltare gli incredibili picchi umorali di Worst Case Scenario, portandoti da uno stato di rivolta all’introspezione più sentimentale nello spazio di una battuta. Ward – una specie di Mick O Rourke scozzese – meno punk e più matematico, sempre teso alla ricerca dell’arpeggio più delicatamente sorprendente, della moltiplicazione degli spazi e della stratificazione melodica delle sue chitarre.

insomma, due musicisti che pesavano tantissmo nell’economia produttiva del gruppo e dei quali Barman deve oggi fare a meno. così, quello che rimane sono 12 pezzi intensi, ambiziosi come da tradizione ma che in qualche modo suonano incompleti alle orecchie appena stappate del tipo. come se Pocket Revolution fosse la pre-produzione di se stesso, la base da rifinire, completare, elevare al rango di capolavoro. l’unico livello al quale fino ad oggi i dEUS ci avevano abituato.

progress 12.45

mentre Body è teneramente impegnato a rispondere ad Arto ("mi manchi.." gli aveva scritto l'art, come in una qualunque ex storia intensa di coppie creative), Jackdrum smessaggia per avvertirlo che a fine mese il suo nuovo gruppo (una specie di A Perfect Circle buddhista) ha un paio di date a Tokio. niente male, pensa il tipo, raggiungerli lì sarebbe meraviglioso ma insomma, con le tasse da pagare, la montagna di euro buttati quest'estate, Body deve darsi una regolata.

innanzitutto c'è ancora in piedi il progetto Patagonia con Vocione. eppoi è cominciata la ricerca di una nuova casa. il tipo prende il primo appuntamento, che scopre riguardare 100mq buissimi e assolutamente sopravvalutati. lo accolgono i soliti due agenti-deficienti (prima o poi bisognerà fare un'inchiesta nella quale si evidenzia come il reclutamento di tali professionalità colpisca soprattutto le classi meno agiate, esteticamente e intellettualmente) che gli presentano il proprietario: un tipo sorridente, molto figo e con l'accento spagnolo. io questo lo conosco - si dice Body, ma ci mette alcuni minuti a capire che non è un cartonato ma un reduce di un qualche reality.

più tardi, Body informa Dora della cosa, che dopo 5 gg di degenza ospedaliera dove si è nutrita di giornali gossippari, ricostruisce il passato artistico del proprietario di casa. aggiunge poi un po' di farina del suo sacco, cioé spezzoni di vita reale sottoforma di incontri casuali col vip, con realtivi scambi di sguardi e compagnia bella.

e vabbeh..

sabato, dopo essersi fatti il miglior cheesburger di milano al Julep's, Body, Previto e Piero raggiungono una festa semi-gay dalle parti di via Mecenate. location: un insieme di loft colorati dall'atmosfera olandese. rum pessimo, dj set improponibile e indolenza cronica minano la riuscita della serata. un bionda piuttosto figa guarda con insistenza Body, anche se lei è perennemente avvinghiata al suo uomo. finché c'è il colpo di scena: arriva l'amante pornoventenne di Piero con relativo fidanzato, che si scopre essere un cartonato amico di Previto. risate imbarazzate ma copertura che non salta. la coppia se ne va presto e la pornoventenne smessaggia Piero - dobbiamo vederci più spesso. ma da soli!

tutte troie - fa lui.
e questa volta Body non ha la minima voglia di commentare.

progress 14.31

Body porta finalmente la giacca da sciancrare a Ditalone, il suo ex sarto di sfiducia. l'omino è come sempre gli apre la porta di casa in cannottiera e tuta, mentre la moglie-dominatrice è china sulla vecchia macchina da cucire. convenevoli, misure, esempi e appuntamenti dopo, il tipo dirige verso una nota clinica privata milanese. di ritorno dal weekend dal Boss, a Dora è partito l'orecchio sx (ma Body sembra non centrare: la sua ex coltivazione di telline non risulta essere contagiosa.) la tipa è imbottita di antibiotici e antidolorifici, così che finalmente può sorridere. a esami ultimati, si conoscerà la data di dimissione.

nel frattempo, da una parte Body lavora e dall'altra prepara la prossima trasferta a Roma per il matrimonio di Lepre. la colonna sonora di questi giorni è inchiodata su Sangue Misto (che finalmente Red gli ha trovato su emule, dopo che il tipo aveva perso la sua vecchia cassetta) e With-Teeth, l'ultimo, meraviglioso sforzo di Trent Reznor. meno ambizioso dei dischi precedenti, non per questo l'ultimo dei NIN risulta meno personale o lucido. se li amate, fiondatevi a comprare il cd. e se arrivano live, non osate mancare. l'ultimo loro tour è stato una delle esperienze concertistiche più dirette e coinvolgenti che Body ricordi.

Lezioni spirituali.

è un periodo spirituale particolarmente difficile, questo. fra Mullah, Rabbini, Papi e Governatori della Banca d'Italia, trovare la strada giusta per salvare la propria anima non è mica un gioco da ragazzi. così capita che al Luca's, Previto informi Body che il Giornalaio non solo continua il suo momento fascio-new age ma lo ha arricchito anche con una nuova esperienza religiosa.

cattolicesimo? protestantesimo? ebraismo? buddismo? niente di tutto questo. il cartonato empatico ha abbracciato il Falun Gong, disciplina fuorileggissima in Cina, col suo bravo Guru miliardario residente negli USA e compagnia cantante. è un disastro - si rammarica Previto - l'altra sera eravamo al Trottoir.. e quello si era portato dietro il tappetino per pregare!

preoccupato d'incontrare prima o poi il Giornalaio supino fra i tavolini del Bardelcapo, Body cerca nuovi culti meno impegnativi coi quali intrippare l'amico comune. il primo che segnala (via Banfra) è una vera chicca per feticisti del genere, a cominciare dalla Stagista: la chiesa del Mostro di Spaghetti Volante...

Catechismo per tutti.

Disperati per la piega che sta prendendo il prox addio al celibato del Chimico, Previto, Alambicco, Piero e Body si ritrovano per una pizza alle Colonne.

Maninviso, testimonial dello sposo e garante della festicciola, sta gettando la spugna. troppi sabotatori affossano le proposte migliori, rilanciando con improbabili gite enogastronomiche.

così si cerca nuova ispirazione, si pensa ad ambiti inconsueti in una specie di brainstorming creativo e ritardatario: qual è l'ultimo posto dove fareste un addio al celibato? la risposta e relativa applicazione arrivano in un attimo: fra i papaboys.

Previto afferma che la nuova frontiera sono i megaraduni rock di Pio XII e lì bisogna andare. Body lo appoggia incondizionatamente. ma aggiunge di procurarsi abiti talari e spacciarsi per preti a tutti gli effetti. al tipo non dispiacerebbe fare anche delle confessioni, consolare gli ammalati, robe così.

Piero - sì, però dubito che dal punto di vista della patata ne caveremo qualcosa..
Previto - ma va, è semplicissimo!
Piero - in che senso?
Body - Piero, ognuno di questi raduni si conclude con l'indulgenza plenaria..
Piero - quindi?
Previto - quindi spieghi alla papagirl che qualsiasi peccato commetterà, prima del ritorno a casa sarà mondato dalla benedizione del Santo Padre!

Il risveglio migliore.

La fodera del divano da cambiare. i segni sul muro, dove il tavolo sbatteva. il telefono raccolto da terra, le riviste sparpagliate, i fogli persi sul pavimento. uno spazzolino sconosciuto dimenticato in bagno. e i muri del bodyflat umidi, ancora carichi di ormoni e profumi.

progress 12.27

sulla macchina di Vocione gira Toxicity dei S.O.A.D. Red sta imbastendo un ciriolo 3D, quello che rende la visione di ogni film non solo una visione. si discute di letteratura di genere, DeLillo, la seconda serie di Arrested Development che parte su Fox la prossima settimana, David Pizarro.

all'europlex si trova il Banfra, col quale proprio questo mese Body sta lavorando. recuperati i biglietti del film, il tipo si precipita a fare rifornimento di gommose.
il barista gli fa - sono 6,90 euro con lo sconto.
e Body - 'sti cazzi! chissà se non me lo facevi.

nel pomeriggio, dopo aver perso mezz'ora a lavare l'attrezzatura subacquea nella doccia, uno scambio di mail con Dora gli aveva procurato sorrisi e durelli. a ruota, una visita medica aveva rilevato barotraumi ai timpani e un allevamento di telline nell'orecchio dx.

sei un catorcio, Body - si era lamentato con se stesso.

comunque. Guida Intergalattica per Autostoppisti è un film divertente e godibilissimo. incredibile come i distributori italiani se ne siano fregati e a Milano sia in una sola sala. il libro di Adams dal quale è tratto Body non lo ha mai letto, ma ha tanto la sensazione che certe cose funzionino ancora meglio con le immagini. nel dubbio, spicciatevi ad andare a vederlo.

Non ci fossero gli amici.

il Giornalaio è in pieno delirio fascio-newage. i plurimi abusi notturni degli ultimi anni lo hanno convinto a darsi una regolata. solo, come ogni buon tossicofilo che si rispetti, evita la politica dei piccoli passi per abbracciare quella del taglio netto col passato. abbandonati alcool, sigarette e polveri di botto, il celebre cartonato si butta in palestra, ogni giorno, due ore al giorno.

con fatica, Previto lo trova sul cellulare e lo invita ad una festicciola. qui il Giornalaio si concede un succo di frutta nonché il lusso di spaccare i maroni a tutta la cricca con la sua nuova esperienza mistica e con parole quali "pettorali bassi", "carico di creatina" e "superserie".
dopo circa due ore, l'avvocazzo prende l'amico da parte.

Previto - adesso basta.
Giornalaio - in che senso?
Previto - adesso basta con le cazzate.
Giornalaio - cosa vuoi dire?
Previto - Giorna: chiama il pusher!

il Giornalaio si blocca. l'euforia salutista crolla come una Twin Tower qualsiasi, l'ultimo neurone va immediatamente in off. smarrito, il Giornalaio guarda Previto ma è questione di un secondo.

poi tira fuori il cellulare.

seguirà la solita serata spaccaossa, con rientro alle 7 di mattina. Previto si prepara per andare a letto. sta per spegnere la luce quando riceve un sms. grazie.. - legge.
è il Giornalaio, laconico e commosso.

Mai più a fondo.


il delirio delle partenze charter all'alba. il vento di Suez che ti uccide i timpani. la fede berbera di Blow persa in una notturna. l'umore di Body che precipita. 7 giorni di barca con una compagnia felice e simpatica. l'umore che comincia a riemergere. le risate, le confessioni, i sorrisi rubati. e l'idea insana che con qualcuno non si è che all'inizio.

Meno due.

dopo 1200 km, la Compagnia dell'Anello non vede l'ora di tornare a casa. il sud è stato una delusione e tutti hanno avuto problemi di stomaco. pure l'inossidabile Frody, l'hobbit girovago con lo stomaco d'acciaio, per la prima volta in carriera deve regalare una giornata sul cesso a Montezuma.

fra le mille cose da raccontare ci sarebbero Spaccanapoli che - dopo aver dichiarato quanto siano sgamati i napoletani - perde il borsello con dentro tutto e addio cari. oppure come si fa a sposare una berbera a Midelt, come si fa a perdere uno specchietto retrovisore del Toyota o come si fa ad arrivare sulle Alpi mentre sei ancora in Marocco.

se non è avventura questa..

domani la Compagnia raggiunge Casablanca per ripartire per Milano il giorno successivo. qui a Fes ha affittato una casa intera nella medina e sputtana denari in regali. anche Frody ci ha messo del suo e ora ha tre tappeti in più e qualche centinaia di euro in meno.

il clima si aggira sui soliti, miti 40 gradi. trovare una birra è un miracolo, un piatto di pasta impossibile e un vodka sauer neanche a parlarne. lo stomaco del tipo si lamenta per le condizioni di vita inaccettabili, ma c'è poco da fare se non resistere, resistere, resistere.
(e qui Frody chiude che deve scappare al cesso!)

Nervi.

Gemello Pizzato, come al solito squisito padrone di cerimonie, tira in piedi una fantastica cena nel riad ultra etnochic che occupa con i numerosi amici. cosi la Compagnia dell'Anello Berbero passa una gradevolissima serata insieme alla Blowposse, senza farsi mancare vini e prelibate fumate. il "problema estetico" col resto del gruppo (come lo ha definito GP) viene in qualche modo, se non superato, quanto meno accantonato. cosi Frody - il portatore dell'Anello -prende in mano il SUV e dirige verso sud.

Aït Benhaddou è la più bella kasbah del Paese, un castello di sabbia costruito in mezzo al deserto. intorno, i soliti scassacazzi. bottegai, artisti, nullafacenti e bambini, tutti ti rompono i coglioni da mattina a sera cercando di fregarti come possono. Frody non ne puo' piu'. quando gli chiedono da dove viene dice Japon e quelli - cazzo - partono con frasi in giapponese! sulle strade venditori di sassi colorati ti si buttano sotto l'auto o fingono di essere in panne perché tu ti fermi.

il Marocco è un turistificio colossale, afoso (temperatura da dove sto postando: 46°) e caro. qui niente è gratis, nemmeno una stretta di mano. al di là della compagnia non tarata, l'impressione è che anche se fatto con le persone giuste, nella stagione giusta e fuori dai circuiti turistici non valga la pena a prescindere. ma forse sono opinioni monche e parziali, vedremo cosa succederà next week.

La Compagnia dell'Anello Berbero.

a Marrakesch tira una brutta aria. ed è un'aria intorno ai 50 gradi centrigadi. Body beve litrate di liquidi e cerca di capire come cazzo ha fatto a mettersi in questo casino. la Compagnia dell'Anello risulta ancora piuttosto ostica. Spaccanapoli, l'altro maschio della gang, è napoletano, logorroico e agente di commercio. uno che va in giro in infradito brasiliane, shorts mimetici, tshirt con le scritte, borsello e rayban a specchio. si scopa Compact (la sorella di Regina) e bella li, ma non passa minuto nel quale il tipo non si domandi che cazzo ci faccia qui con lui.

Compact ride e pretende sempre il bagno in camera. Regina gli è distante come al solito, lei e Body sono come due strani estranei. Maratona, invece, è carina e tranquilla. e colossalmente inutile. il tipo vorrebbe essere da un'altra parte, anche se non sa dove. ma almeno ha una nuova fede berbera alla mano dx (che fa il giusto paio con quella alla sx, regalatagli due anni fa da Blow) e si è trasformato in Frody.

comunque. la Compagnia ha affittato una Toyota fichissima (il Cayenne purtroppo qui non ce ne sono!) ed è appena arrivata ad Essauira. il Portatore dell'Anello ha già incontrato Gemello Pizzato, casualmente in villeggitura con numerosi altri pezzi del giro Blowposse. confida molto in loro per ritrovare nuova serenità e affrontare le prossime due settimane con un altro piglio.

Celebrate holidays!

Body è praticamente in vacanza. domani parte per il Marocco per tornare fra un paio di settimane. tre giorni di pausa e poi ci sarà ancora posto per una settimana di sole immersioni, in giro per il Mar Rosso su una barca only for divers. questo il programma. buone vacanze a tutti.

Clima pesante.

alla guida della sua Fiesta sgangherata, Elmer declama le qualità dell'auto, che dopo più di 100.000 km va ancora che è una meraviglia. proprio in quel momento salta la vecchia autoradio, che Elmer tenta di difendere in tutte le maniere. Body, incastrato con Piero sui sedili posteriori, gli ricorda che l'ultima produzione di mangiacassette deve essere stata intorno al 95: adesso siamo al lettore mp3, in mezzo c'era stato il cd. arrenditi Elmer, è roba vintage - ribadisce Yukka con una risata.

arrivati sul Sesia, il tempo fa schifo e l'acqua del fiume sembra davvero poca. i 4 si consultano con lo staff di questo centro rafting che prontamente offre loro 6 ore di torrentismo estremo. purtroppo il pranzo all'osteria locale li ha già paralizzati a sufficienza, così los amigos optano per l'hydrospeed che comunque suona molto più eccitante che il gommone da rafting.

pronti-via ed è subito vestizione: muta da 5mm, calzari, pinne, casco, giubbotto e bob. con loro, anche altri 6 casinisti provenienti da non si sa bene dove. l'acqua è ghiacciata e limpida, le gole dei fiumi bellissime, i sassi contro cui schiantarsi troppi. il grupponzo però si diverte a bestia. qualche rapida, un po' di adrenalina e tante risate. dopo alcune ore arrivano al centro, soddisfatti e distrutti dalla fatica.

qualche giorno dopo, Piero e Body si vedono al Julep's per farsi un hamburger come si deve prima che il tipo s'incontri da qualche parte con Barbie. Body racconta all'amico che vedere una certa persona la sera prima in auto con Nasello e un altro ubriaco alla guida, gli aveva fatto venire il voltastomaco. semplicemente, di certa gente non ne posso più - dice il tipo - passo l'intero anno ad esercitare la tolleranza, ma a un certo punto scoppio. Piero risponde con la solita cazzata misogina e il tipo abbozza: Piero è stato scaricato dalla moglie, questo gli è concesso.

nel frattempo Barbie tira il pacco perché la sua Mini fa le bizze, ma Body non fa una piega. se la tipa ha voglia di fare quattro chiacchiere con lui, bene. sennò amen.

il giovedì prima era stato il suo compleanno. all'appello auguri mancavano dolorosamente un tot di persone. a Body non piace ricevere regali, ma gli auguri sì. così rimane piacevolmente sorpreso dai messaggi di Brand, Preserva e Me4Him, mentre all'appello mancavano sia Blow che Dora. comunque, due giorni dopo sarà lui a dimenticarsi di farli a Elmer (sorry, bro!).

così, in quest'afa di pietra che ti paralizza anche il respiro, Body analizza il primo rendiconto dell'anno: soddisfacente l'aspetto economico, pessimo tutto il resto. una storia sterile alle spalle, un futuro lavorativo incerto davanti. in mezzo, una moto nuova e nessuna nuova conoscenza stimolante. e il bello è che il resto del 2005 non promette nulla di meglio.

forse è davvero arrivato il momento di partire e fra pochi giorni sarà esaudito. non prima di finire il romanzo preferito di Libano, che infatti è una grandissima figata.

Ma che cazzo ho scritto?



cocaina, eroina, speed, crack, pompini, morte, mamma, rockstar, papà, calzini, donne, donne, donne e donne.
Body recupera per caso la biografia di Anthony Kiedis e ci rimane avvinghiato due giorni. molte cose se le poteva immaginare, ma certamente non tutte. Scar Tissue è una specie di Educazione di una canaglia in salsa punkrock. è l'epopea del figlio di uno spacciatore che diventerà un mito, tossicomane fino al buco del culo ma sorretto da un'energia anomala e profetica. ci sono foto personali bellissime e sullo sfondo tonnellate di personaggi più o meno famosi. se amate il rock 'n roll, non potete evitarla.

Cos'è, uno scherzo?



metti che tu abbia 14 anni e la tua insegnante sia questo pezzo di figa. mettici pure che la tipa ti si voglia fare e ti si fa. tu cominci un pellegrinaggio alla chiesa più vicina per accendere ceri di ringraziamento: sei l'adolescente più felice del mondo. non così tuo cugino, probabilmente ingelosito, che denuncia la ragazza alla polizia. non ci crederai, ma ora Debra Lafave è sotto processo e rischia fino a 30 anni di carcere.

Che botta!

Body è in completa avaria. non c'è una sola questione risolta, l'insoddisfazione è totale e le certezze inesistenti. così il tipo comincia a prendere delle decisioni.

comincia con lo scaricare Gongolo, che in due settimane è riuscito solo a fargli perdere tempo. accetta un invito per le 2 settimane di agosto in Marocco e pensa a come risolvere la terza. gli piacerebbe tanto fare immersioni nell'Oceano Indiano, ma le Maldive non sono un posto da single. male che vada, sarà Sicilia o Mar Rosso.

poi raggiunge Dora ai Bagni Botta per prendere insieme decisioni antipatiche ma necessarie. la giornata è meravigliosa, il posto niente male. e dopo alcune ore Body torna a casa solo, scarico e con le spalle bruciate.

Ocio al pulotto.

allora è ancora possibile azzerarsi e lasciarsi trascinare finalmente, fregandosene di quella pietra che hai in mezzo al petto e che oggi sbatte sulla cassa toracica come un cuore fatto di uranio impoverito. davanti a te, un palco con una ventina di musicisti impazziti. intorno, qualche migliaio di persone che balla, salta, fuma. l'aria sarebbe fresca e profumata, non fosse per certe ascelle salentine del tarantolato che hai di fianco. ti sposti verso il palco per evitare l'odore di caciotta e rollare una canna, ma anche tu continui ad agitarti e ci metti una vita.

sul pratone concerti dell'Idroscalo, l'orchestra popolare de La notte della Taranta picchia senza vergogna. sulla dx del palco c'è il più grande batterista di ogni tempo che oggi compie 53 anni e ne dimostra 35. oggi Stewart Copeland suona la batteria. e da come lo fa, capisci anche senza saperlo che non ha mai smesso. i Police sono sciolti da più di 20 anni ma il pulotto è in forma come allora. la sua anima si materializza appena sfiora una pelle o aggredisce un piatto, è puro brivido, emozione, sudore. ma senza una sbavatura, mai. la pacca sul rullante è sempre secca, potente, inequivocabile - bang! - e parte incalzante sul ride come ai bei tempi, con Body che gli si rizzano i peli delle braccia per l'emozione (anche se sostiene sempre che dopo i 30 un musicista deve ritirarsi a vita privata).

poi bisognerebbe parlare di Raiz, forse la più bella voce italiana, la seconda rockstar, ma sarebbe ingeneroso per gli altri musicisti. due donne bellissime e primitive alle voci, un altro cantante potente e disperato; i percussionisti, il mandolista, un tal Giancarlo Parisi ai fiati al limite del misticismo e soprattutto quelli della pizzica, un taburello dal quale tre tipi tirano fuori contemporaneamente tappeti ritmici e note, tendendo (forse) la pelle del tamburo con una mano e percuotendola con l'altra.

insomma, tutti colti di gran sorpresa dalla portata dell'evento: Uma, Yukka, Kranio, Stilosa, Elmer e Micropuccia. e si finisce a bere un paio di birre sul lago artificiale, con la pista della disco davanti, che si sta riempiendo. un tipo coi pantaloni neri e la camicia aperta fino all'ombelico sale sul cubo. così la notte dichiara resa incondizionata e Body si adatta.

Wake me up before you Bo-bo.



ce lo ricordiamo tutti Bobone sbottare coi soliti giornalisti, ricordando loro che pezzo di maschio fosse. c'ho più palle io di tutti voi messi insieme! - disse appena posata la lacca.
poi chiamò Lele Mora e gli chiese di fargli da manager.
io c'ho già Costantino, ma vediamo quello che si può fare - gli rispose l'impresario.
e dopo pochi mesi, eccolo entrare nella grande famiglia Mediaset.

bella, Bobo. spero che la tua carriera finisca a Milanello, a rubare uno stipendio al Berlusca mentre Gilardino gioca al posto tuo e la Fossa ti manda constantemente affanculo. finirà che, dopo aver passato 8 anni a Milano, riuscirai nell'impresa di farti odiare da tutta la città e mestamente dovrai tornartene in Australia. e lì sarà dura per davvero, Bobo. niente Casablanca, niente felpe, niente Veline.

auguroni!

Fermi, maledetten!


novità dalla nostra massima autorità religiosa. dopo le seghe, i preservativi, i rapporti prematrimoniali e le gravidanze assistite, anche leggere favole è diventato peccato.

a questo punto scatta il nuovo blog-concorsone: lancia anche tu la tua Fatwa! fai la tua piccola lista di peccati, lasciala nei commenti o facci un post. poi Publijihad si farà carico di raccogliere tutte le segnalazioni e mandarle al Santo Padre.

ecco la lista di Body:
- guidare un SUV
- votare Lega
- giocare nel Bbilan
- giocare nel Bbilan dopo essere stato per 6 anni centravanti dell'Inter

Sparire qui.



Malco smessaggia il tipo - sei al Bardelcapo? ma Body risponde sostanzialmente - troppo tardi, ci aggiorniamo nei prox giorni. anche perché al Bardelcapo ci era arrivato piuttosto presto, con Blow che lo aspettava ai tavolini soleggiati. la fidanzata virtuale voleva informarlo che ha preso i biglietti per il Messico e chiedeva se quest'estate si sarebbero visti da qualche parte. i due nel frattempo vengono raggiunti da una bellissima Dora e si bevono un'altra cosa. Blow torna a casa dal Miniblow; Body e Dora lasciano il tavolo al Giornalaio e vanno a mangiarsi una bistecca da Seven (non Eleven) prima di andarsene a casa.

il tipo si sveglia, lavora un po', mangia un po', legge di Figo e Pizarro all'Inter un po' e va dal suo nuovo agente di viaggio di sfiducia. Gongolo cassa le ambizioni del tipo per un biglietto decente per Bali o Cancun. Body rilancia con un charter per Roatan da dove partire per raggiungere il Belize. certo, l'Honduras se lo sarebbe risparmiato una seconda volta, ma il diretto da Malpensa lo porterebbe dritto in Centro America a un prezzo "decente".

L'operazione pare potersi chiudere sotto i 1000,00 euro, lunedì la conferma.
nel frattempo, scusate la citazione ma non si poteva resistere.

una volta erano sogni.

Kartina scrive a Body sì e no due volte l'anno.
le sue mail sono sempre inaspettate, concise e normalmente portatrici di qualche disagio.
prima cerca la confidenza, poi scatta la frecciatina, la punizione.
ecco la puntata di stamattina.

K: stanotte ti ho sognato eravamo in campeggio e faceva brutto tempo
B: Umh.. non ho idea di cosa possa significare. ma era un brutto sogno?
K: un po' sospeso - cioè dentro a questa tenda, io non mi sentivo bene avevo
mal di testa, tu non so - eri solo lì dentro con me. mah.
B: tu malata, sotto la tenda, mentre piove..
cazzo, mi sognassi una volta in una situazione positiva..
K: hai ragione Body... ti tengo aggiornato sui prossimi incubi che popolerai
B: ecco, grazie.

Lunedì a mezzanotte, cazzo!


surrealismo, famiglie bizzarre e voci narranti che legano le scene: Arrested Development è il Tenenbaum delle serie tv! aggiungici camere a mano a piacere e il sabbiato che fa tanto famiglia Bedford, e capirai perché Body ne è già dipendente. e così, su due piedi, t'invita con le buone a provarlo. su Italia 1.

(ne ha parlato già il Boss qui).

progress 12.51

per uno strano scherzo del destino, venerdì sera Body fa il record stagionale di cartonamento al solito bar del Capo: dalle 9 all'1.30. passano un po' tutti per caso: Osama (che distrutto dalla mancanza di feste, svolta andando da solo a vedere La Guerra dei Mondi al secondo spettacolo), Previto (che poi stempera da Previta), Lise (che deve vedere una sua amica, ma a un altro bar), Vocione (che deve ritirare dei manufatti di Mr.Poosh), Piero (in sbattito per la pornoventenne), Elmer (distrutto dal lavoro) e Dora (che deve vedere il suo migliore amico).

la mattina dopo Body passa a prendere Dora che è in ritardo cosmico. i due vanno nella magione alpina del tipo per un micro we di assoluto relax e nullafacenza. qui si scopre che i salumi hanno un altro sapore, che al tipo tira ancora e che c'è un metodo per saltare le code del rientro.

ma comunque non si può mica restare troppo sereni. con una serie di puntate da antologia ha chiuso Friends, all'ADCI non si è vinto niente e le vacanze sono ancora in alto mare. per non parlare del mercato nerazzurro, che allo stato attuale delle cose comincia a preoccupare non poco.

Big Bang.



Regina
e i cambi in corsa a Edgware Road. Uma e i suoi appuntamenti a Oxford Circus. Beck in sistematico ritardo a King's Cross. Jackdrum coi capelli corti a Liverpool Street. come tutti, Body spegne la tv e accende i suoi più recenti ricordi. con un'incudine nello stomaco e una preghiera nel cuore.

progress 15.00

Vocione invita un po' d'amigos per festeggiare proletariamente il suo compleanno. così la banda raggiunge festosa la festa di Rifondazione e si nutre di grigliate argentine allo stand del Che. tutto questo + una telefonata inaspettata + il sapere di essere in shortlist per l'ADCI fa tornare il buonumore a Body, che in questi giorni era un po' in down.

nel frattempo, Previto prenota una partenza lampo per la Thailandia e forse beccherà il tipo in Indonesia, sempre che riesca a trovare un biglietto. chiama anche Regina che lo invita a farsi 2 settimane in Marocco con lei, la sorella e un'altra figa, ma Body declina. il tipo è giunto alla conclusione che ha bisogno di un po' di tempo per sè, senza nessuno fra le palle, per riordinare bene le idee. anzi, vorrebbe andarsene adesso, ma il lavoro chiama e non si può fare finta di non sentire.

Come sapere che i tuoi pianeti non sono allineati.

- rimani senza elettricità per un giorno intero.
- rimani senza benza a 40° all'ombra.
- il self service dell'IP ti frega 10 euro.
- il cliente affossa uno spot che stavi per girare.
- il Bbilan annuncia l'acquisto di Vieri.
- non ti tira più.

la trama di un film dell'orrore? no, solo inequivocabili indizi che hai bisogno di vacanze.
e che ucciderai il tuo agente di viaggio se non ti trova quell'aereo.

porci con le ali.

perché quest'anno i biglietti aerei sono aumentati del 20%?
perché 150 euro di tasse extra? (300 carte, per dio: è incluso il bollo auto?)
perché 40 euro in più per l'assicurazione? (de che, del mio cadavere se l'aereo cade?)
ma soprattutto: perché non c'è un buco per l'Indonesia neanche volendo farsi rapinare?

progress 18.12

nonostante il preallarme di un giorno, Dora pacca Body per il concerto di Cristina Donà. il tipo monta uguale sulla Boderosa e dopo un po' si ritrova alla Cascina Monlué. qui non fa tempo a salutare Pelota che viene aggredito da zanzare bastardissime, roba da discarica equatoriale.

così Body passa tutto il set del supporter a grattarsi e mendicare Off a chiunque. verso le 23 le bestie si rititrano e il tipo fa il conto della tragedia: un centinaio di punture per gamba lo sfigurano e lo riportano ai bei tempi delle isole honduregne, quando farsi mangiare vivo da milioni di pulgas era inevitabile.

Body nel frattempo incoccia nella cricca dei Giornalai, presto raggiunta da Previto. Piero chiama e dice che più tardi c'è Yukka da salutare prima che parta per la Russia. Pelota è elegantissimo ma poco convinto della svolta avant-garde della Donà. Body invece apprezza la riduzione in trio, anche se questo ha comportato lo scaricamento di Iron, vecchio amico e compagno musicale, che da 7 anni suonava con la Donà. la storia gliela spiega proprio lui, incocciato per sbaglio davanti al bar: nessun problema, solo una sacrosanta voglia da parte della cantautrice di cercare nuove dimensioni espressive.

a un certo punto Body raggiunge Yukka, Piero e Alambicco in un winebar sotto casa di quest'ultimo. Yukka è tutto gasato perché domani parte con la nazionale italiana per i Campionati Mondiali di Paracadutismo. Piero invece comincia a sparare una sequela di cazzate cosmiche sull'ultimo referendum e si prende una raffica d'insulti dagli altri. spariscono un paio di bottiglie di bianco, tre piatti d'affettati e sono le 2. la musica finisce, gli amici se ne vanno e il tipo si concede un gighello della buonanotte prima di sciogliersi nel suo letto.

di notte Leoni, di giorno coglioni.

ce lo ripetono da una vita: i creativi italiani sono i migliori a tirarsela, ma quando c'è da competere stanno a casa. così quest'anno è scoppiato il bubbone ed è scoppiato grosso, facendo male. che tutte le agenzie italiane messe insieme tornino da Cannes con solo 2 leoni di bronzo conquistati per il rotto della cuffia, è un risultato sconcertante. e se a questo sommiamo il numero ridicolo di lavori arrivati in short-list per ogni mezzo, ci troviamo di fronte a una tragedia.

la verità di base è che il resto del mondo continua ad andare avanti mentre noi indietro. poi possiamo scannarci sulla evidente difficoltà dei nostri delegati, sulla nostra storia pubblicitaria recente, sui problemi del comparto. ma da un punto di vista creativo, non esistono giustificazioni.

stampa e outdoor non siamo capaci di farle. il lavoro sul media in questo Paese non esiste, internet lasciamo perdere. la radio.. beh, gli altri fanno sitcom da 90" a puntata, noi tagli da 20". resisteva paradossalmente lo spot, dove fino a ieri davanti ad una bella idea si poteva perdonare la carenza produttiva.
oggi non più.

tecnicamente, il primo problema che la creatività italiana deve affrontare è proprio questo. concetti decenti riusciamo ad averli anche noi, perdiamo tutto dopo. perché gli annunci degli altri sono fotografati, impaginati, recitati e girati meglio dei nostri. molto meglio dei nostri.

ma chi metterà in moto il processo di rinnovamento? i nostri clienti, quelli che chiedono ai fotografi di spendere 1000,00 euro a scatto? le nostre cdp, così ansiose di venderti i loro giovani registi "per farli crescere"? i nostri direttori creativi, che se li metti tutti insieme fanno meno premi di una coppia di stagisti svegli della Tbwa parigina?

venerdì il Presidente della Corte dei Conti ha detto che l'Italia è un Paese che vive al di sopra delle sue possibilità. sarà, ma le nostre agenzie sono anni che stanno dimostrando il contrario.

...

Body - tu sei come una rana.
Dora - in che senso?
Body - se continuo a leccarti così, vado fuori come un balcone.

notti magiche, inseguendo gol.

a casa di Dora siamo intorno ai 40 gradi fondenti. il condizionatore ha il filtro sporco e pompa poca aria. i due sono così sfatti e sudati che potrebbero fare una puntata trendy del format Nestaté. Brutta lì, Body, fa caldo.. - potrebbe dire lei. il tipo si alzerebbe dal letto con tutti gli addominali scubettati per andare in cucina. preparerebbe due vodka sauer ghiacciati meglio di Meskola per poi tornare in camera da letto e risvegliare i sensi in ogni senso. invece ha la panza gonfia e sta concludendo un discorso, sostenendo di essere un tipo elegante ed educato esteticamente.

Dora in casa non ha acqua, solo vodka, mirto e una Heineken. non ha fatto tempo a passare da Princi per comprarla, così dice - andiamo a farci un gelato con Costantino? e i due scendono alla gelateria di corso Como. non fanno tempo a girare l'angolo, che un troione inchioda davanti alla vetrina di una pizzeria, appoggia l'indice contro la vetrina e chiede all'amica troiona - ma quella non è una della TV?

Body non si gira a guardare perché proprio non gliene frega un cazzo.
Dora si gira, ma non la riconosce.

l'Antica Gelateria del Corso del Cazzo è un negozio pacco di gelato polveroso spacciato per sorbetto di qualità. esattamente come tutto il resto in zona, dove i ristoranti sono per lo più mediocri e i tabaccai hanno buttafuori e cordicella davanti. il Garibaldi è questo, un villaggio vacanze di cemento, vero come il set di Ho Sposato un Calciatore. qui abita gente tipo Ringo e Nina Moric, una che passa i pomeriggi col cellulare, marito, bimbo e Cayenne su e giù per corso Como sperando che un paparazzo qualsiasi la caghi.

Body e Dora commentano le pornominorenni in cerca di celebrità televisive che sfilano loro davanti, finiscono il gelato e tornano nel forno della tipa. il giorno dopo Body si alza, scorre finalmente la shortlist dei film di Cannes e non trova niente di suo.

Trasudamerica.

la Boderosa non è fatta per chi soffre il caldo. il famoso motore a bombardoni contrapposti della Bmw sviluppa temperature subequatoriali che non solo fondono qualsiasi sneaker ai piedi del guidatore, ma riscaldano permanentemente anche parti sensibili della moto: serbatoio e sella, tanto per dirne due.

metteteci pure che il bodystile di guida (prima-seconda-terza-inchiodata) è molto più adatto a una motard da 90kg più che a un enduro da 200kg, e capirete quanto la Boderosa soffra - e faccia soffrire - in questi giorni.

così il tipo rispolvera il fedele bodyscooter, si stacca con dell'acido gli ultimi pezzi di Adidas incollati ai piedi, esce le infradito thailandesi e va a casa di Wolve per una partitella a carte col medesimo, il Banfra e Vocione. fra una birra e l'altra (manco a dirlo nell'appartamento ci sono una quarantina di gradi), quest'ultimo ingolosce Body con la proposta di un viaggetto in Patagonia a novembre.

il tipo non ci mette né uno né due a complicare l'idea. snocciola subito un programma che allunga leggermente la trasferta dalle 2 settimane ipotizzate a 2 mesi pieni:
- movida a Buenos Aires, dove si possono contare diversi agganci.
- trasumanza per la pampas come gli uomini veri. Body vuole sfasciarsi il culo su un cavallo, scuoiare manzi, cuocerne dei pezzi all'asado per poi dormire il sonno del giusto sotto le stelle.
- traversata della Patagonia.
- risalita verso Santiago e pausa di riflessione a San Pedro de Atacama, dove appoggiarsi ad altri agganci.
- traversata del deserto di Atacama fino alla Bolivia (altopiani incredibili, lagune e fenicotteri) fino al più grande salàr del mondo: quello di Uyuni.

Vocione - non so se mi danno 2 mesi di vacanza..
Body - e tu prenditi l'aspettativa.

progress 18.56

Body è isolato ormai da un paio di giorni nel bodyflat. le uscite si sono limitate al procacciamento del cibo e alle dispute economiche in banca. manca un cazzo di bonifico che un'insolvente imprenditrice pubblicitaria dice di aver fatto. il tipo ricomincia da capo la lunga trattativa con la tipa per riavere indietro l'ultima tranche di quello che gli spetta da più di un anno. accenderà un cero anche per questo?

e a proposito di ceri, Body pensa che alla fine ha fatto una cazzata a non spendere 2000,00 euri per il solo pass d'ingresso al Palais. segue il Festival via rete e ogni giorno si convince sempre di più che sarebbe stata una figata. una mazzata economica, ma una figata. esattamente come il viaggio in Madagascar che aveva in mente e che il prezzo base per il biglietto aereo (1.850,00) ha fatto saltare.

perciò il problema adesso è capire dove andare.

Body digita best diving in the world su Google e passa il pomeriggio a valutare possibili e impossibili scenari tropicali. fra i primi c'è l'Indonesia. il piano prevede alcuni giorni di divertimenti assortiti a Bali e un paio di settimane di heavy-diving sperduto da qualche parte nel Parco Nazionale di Bunaken. i coniugi Previto sono interessati alla prima tranche, non è detto che ci si trovi lì.

nel frattempo, Body lavora parecchio dietro a spot che non usciranno mai ma che gli faranno fare bella figura col cliente. poi cerca una maglietta pulita per andare ad aperitivizzarsi con Uma al Mom.

cominciamo bene.

ieri è partito il Festival di Cannes, oggi sono uscite le prime shortlist.
per quanto riguarda la stampa, sono solo tre le campagne italiane rimaste in concorso: una multisoggetto
Henkel della D'adda, un annuncio Nissan di Tbwa e la solita mezza speculativa di Red Cell. per non parlare delle affissioni: solo una cosa no-profit dalla Saatchi.

Body si veste, esce e va ad accendere un cero nella chiesa più vicina.
venerdì c'è la sua shortlist, quella degli spot.
e si sta abbastanza cagando in mano.

notte bianca senza blanca

nei 30° umidi di una Milano infernale, Body salta sulla Boderosa e raggiunge il Mi Ami. lì incontra il Boss, Shirk ed Erbasalvia, si beve due birre come fossero Gatorade, vede suonare Studio Davoli, Super Elastic Bubble Plastic, Disco Drive e Zen Circus, compra l'ultimo cd di Umberto Palazzo a 10 euro e scopre che i Toxic Youth sono ancora in circolazione (più che altro si domanda chi glielo faccia fare).

prima il tipo aveva chiamato Dora. erano le 16.30 e la tipa stava facendo colazione (?!) a Porto Cervo. per la serata aveva in programma la festa di Cavalli sul suo yacht e Body le diceva di fare un sacco di foto e di non salutare Bobovieri.

comunque. Body raggiunge Previto e consorte da Hama, uno dei giapponesi più cari della città. qui si discute di vacanze e si mangia pesce crudo. una volta finita la cena, il tipo ha ancora fame ma fa finta di niente. i tre si dirigono all'Isola dove all'Art Gallery c'è la tradizionale festa d'estate, esattamente come il giorno prima al Cantiere Bovisa. il vodka lemon è imbevibile e la musica fa schifo, ma la gente e le festa sono ottime. Uma è in giro in bici, bloccata in Duomo. i Giornalai si rincorrono: uno è qui, l'altro lo si becca più tardi.

poi il gruppo - stranamente sprovvisto di droghe - fa un giro alla Stecca degli Artigiani, una specie di csa con fuori un ampio giardino e la griglia con le salamelle. Body c'ha un buco nello stomaco che 30 euri al giapponese non hanno saputo levargli. così si sfama, prima di dirottare la Boderosa verso il LounGe (il tabaccaio di via Larga noto per la sua clientela supergay), dove ha appuntamento col Giornalaio e una sua amica che mette i dischi. ma prima che i Previti arrivino, Uma chiama - sono le 3.30 del mattino - e Body la raggiunge in un noto bar radicalchic dove passa il resto della nottata.

...

Previto - ti devo portare quel cd ..
Giornalaio - Previto, è da un mese che me lo devi dare.
Previto - è vero, ne hai anche bisogno.
Giornalaio - in che senso?
Previto - pensi troppo a sesso e droga. ti manca il rock 'n roll.

Body tira la catena.

Lise incastra Body in un'altra catena blogorroica.
il tipo risponde ma poi non rilancia!

1) quanti libri ha Body in casa?
fra i 250 e i 300.

2) qual è l'ultimo libro acquistato?
Don DeLillo - Underworld.

3) consigli ad altri blogger?
(per Body i consigli vanno calibrati bene sulla persona.
così a cazzo, si limita a citare alcuni libri che ha amato molto.)

Duchaussois - Flash Katmandu
Gutierrez - Trilogia Sporca dell'Avana
Welsh - Colla
Ellroy - American Tabloid/Sei pezzi da mille
Ellis - Meno di Zero

sin city.

anche conciata come la capa delle zoccole, Rosario Dawson rimane comunque la più grande botta ormonale che si possa incontrare sul grande schermo. metteteci pure il bodyattore preferito (Benicio Del Toro), svariate star trasfigurate, una sceneggiatura superba + un trattamento geniale, e avrete un gangster movie da paura.

Capra espiatoria.


già non si capiva cosa ci facesse lì a dx, nella famosa copertina di Vanity Fair, con due delle più belle donne del mondo. forse bisognava smitizzare l'elegante potenza mediatica di Afef e della Bellucci, per smuovere insieme coscienze e ormoni.

fatto sta che il 75% degli Italiani se n'è fregato di quelle sei tette, e la crisi del maschio mediterraneo è il primo dato politico certo che possiamo trarre da questo referendum.

il secondo, forse, è che una donna che ha figliato naturalmente a nastro, facendosi inseminare per anni dallo stallone Bettarini, probabilmente è un testimonial poco credibile per le ragioni dell'eterologa.

se poi quando c'è da votare, invece che al seggio ti trovano in vacanza, allora significa che hai proprio remato contro.


Ascolta il tuo quorum.

per Body il voto è sacro. gliel'ha insegnato un padre costituente, uno di quelli che una sessantina di anni fa ha rischiato la vita per darglielo e poi lo ha messo nero su bianco a Roma, chiamato con altri a scrivere la Costituzione Italiana. uno che poi era il nonno di Body.

perciò per il tipo presentarsi ai seggi è quasi un atto religioso, come andare a messa. è innanzitutto un'esperienza emozionale, che gli prende lo stomaco e il cuore. dove il seggio è uno dei posti più accoglienti che conosca: pacifico, protetto e aperto a tutti. a Body piace votare, gli piace davvero. così come gli piace fare due chiacchiere col presidente di seggio, dare del tu agli scrutinatori, scambiare due battute con la sciura milanese di 130kg scesa in vestito fiorellato e ciabatte. a Body piacciono anche i poliziotti pacifici semi addormentati e i disegni dei ragazzini appesi ai muri della scuola di via Gentilino.

Body vota e come al solito poi si ferma un altro quarto d'ora davanti alla scuola. si fuma una siga in pace e guarda la poca gente entrare ed esercitare il proprio diritto. e la cosa che lo incuriosisce di più è che, nonostante la natura del referendum, queste persone sono per la maggior parte anziani.

forse questa democrazia sta per davvero arrivando al capolinea e ha ragione Ciampi: solo chi si ricorda di quando il diritto di voto non c'era riesce a capire l'importanza della cosa. così i vecchi non si fanno fregare più: se c'è da dire la propria, non si tirano mai indietro. anzi, lo pretendono.

Body si è trovato milioni di volte a pensare a quanto sia stato fortunato suo nonno. a 30 anni aveva una dittatura da combattere e una democrazia da costruire. il tipo, al massimo un paio di storyboard da consegnare e un locale per l'ape da decidere.