che questi anni di crisi avrebbero fatto danni catastrofici alla pubblicità italiana, ne erano tutti consapevoli. aziende con budget limati, reparti mktg in cagarella costante, agenzie in apnea erano i primi sintomi della situazione. campagne iper-razionali, buoni sentimenti e nessuna volontà di osare, i frutti. e se Body aveva in testa già da tempo un post sul nuovo genere ultratrash dei Sughi Pronti, comincia invece parlando di automobili.
innanzitutto, di farsi due risate oggi proprio non se ne parla. Bernbach l'abbiamo seppellito da tempo e in questo clima di neoedonismo berlusconiano l'ultima cosa che possa interessare è passare per simpa. un'auto la si compra perché fa figo (quando riconoscerete che Lapo ha già capito tutto?), mica perché ti fa ridere. un po' come il sesso. Bmw ci è arrivata prima di tutte e a colpi di sushi, modelle e art direction minimale, negli anni si è accreditata come il miglior mezzo per andare al Casablanca. che tradotto in soldoni significa il benchmark del comparto. e vendite, successo, immagine.
così Alfa è subito diventata gelosa. non le bastava aver cagato fuori un tot di belle auto, voleva diventare lei la regina di Corso Como. così pretende che la sua nuova comunicazione vada in mano ai Jalisse, la coppia di direttori creativi più rockstar di tutte. una manciata di campagne all'insegna del me-too dopo, Alfa rimette tutto in gioco. e l'Agenzia di Ettore 'O Direttore, di Bonolis in paradiso e di Cavallo Goloso vince la gara per il lancio della 159. uno si aspetta quanto meno una Ferilli con le poppe di fuori, un De Sica che tira le renze e invece no. anche loro a rincorrere Gitto con slo-mo, copy arrogante e trip-hop di livello (peraltro scaduto, ma che Body apprezza assai).
finché arriva Lapo, il più grande di tutti. con 4 felpe, un bar attaccato all'Old Fashion e la faccia sputata dell'Avvocato, in un anno ribalta il percepito del brand Fiat e comincia a farne una figata. delle macchine ci occuperemo in seguito - deve aver pensato mentre sistemava lo Swatch sul polsino. infatti esce la Croma e tutti fanno finta di non vederla. è chiaro che lui punta tutto sulla 3+1, la nuova 500 che dalle prime indiscrezioni è di una bellezza assoluta: una specie di operazione Mini 10 anni dopo. ma per il momento il rilancio definitivo è affidato alla Grande Punto. e Lapo, coerentemente, spinge dove spingono tutti.
Touring, 159, Punto. tre marchi diversi, tre auto diverse, tre campagne uguali. la classica demo stilosa dell'auto in movimento, musica che deve emozionare, chiusura sul più arrogante dei claim. e se quantomeno, citando la Stagista, la nuova touring ha un cartello iniziale così lungo che l'hanno messo dentro il film, la Punto non ha nemmeno quello. solo un auto in movimento su 16:9, Vasco Paraculo Rossi in colonna e la convinzione che le parole manchino perché proprio non ce ne sono: le hanno già usate tutte per parlarsi addosso.
innanzitutto, di farsi due risate oggi proprio non se ne parla. Bernbach l'abbiamo seppellito da tempo e in questo clima di neoedonismo berlusconiano l'ultima cosa che possa interessare è passare per simpa. un'auto la si compra perché fa figo (quando riconoscerete che Lapo ha già capito tutto?), mica perché ti fa ridere. un po' come il sesso. Bmw ci è arrivata prima di tutte e a colpi di sushi, modelle e art direction minimale, negli anni si è accreditata come il miglior mezzo per andare al Casablanca. che tradotto in soldoni significa il benchmark del comparto. e vendite, successo, immagine.
così Alfa è subito diventata gelosa. non le bastava aver cagato fuori un tot di belle auto, voleva diventare lei la regina di Corso Como. così pretende che la sua nuova comunicazione vada in mano ai Jalisse, la coppia di direttori creativi più rockstar di tutte. una manciata di campagne all'insegna del me-too dopo, Alfa rimette tutto in gioco. e l'Agenzia di Ettore 'O Direttore, di Bonolis in paradiso e di Cavallo Goloso vince la gara per il lancio della 159. uno si aspetta quanto meno una Ferilli con le poppe di fuori, un De Sica che tira le renze e invece no. anche loro a rincorrere Gitto con slo-mo, copy arrogante e trip-hop di livello (peraltro scaduto, ma che Body apprezza assai).
finché arriva Lapo, il più grande di tutti. con 4 felpe, un bar attaccato all'Old Fashion e la faccia sputata dell'Avvocato, in un anno ribalta il percepito del brand Fiat e comincia a farne una figata. delle macchine ci occuperemo in seguito - deve aver pensato mentre sistemava lo Swatch sul polsino. infatti esce la Croma e tutti fanno finta di non vederla. è chiaro che lui punta tutto sulla 3+1, la nuova 500 che dalle prime indiscrezioni è di una bellezza assoluta: una specie di operazione Mini 10 anni dopo. ma per il momento il rilancio definitivo è affidato alla Grande Punto. e Lapo, coerentemente, spinge dove spingono tutti.
Touring, 159, Punto. tre marchi diversi, tre auto diverse, tre campagne uguali. la classica demo stilosa dell'auto in movimento, musica che deve emozionare, chiusura sul più arrogante dei claim. e se quantomeno, citando la Stagista, la nuova touring ha un cartello iniziale così lungo che l'hanno messo dentro il film, la Punto non ha nemmeno quello. solo un auto in movimento su 16:9, Vasco Paraculo Rossi in colonna e la convinzione che le parole manchino perché proprio non ce ne sono: le hanno già usate tutte per parlarsi addosso.
9 commenti:
io non ho ben presente le pubblicità televisive, come sai. quel che ti posso dire, dal punto di vista radiofonico è che la pubblicità della BMW mi fa venire voglia di spaccare la faccia al copy (altro che comprare la macchina), quella della 159 passa in radio da troppo poco tempo e non ce l'ho presente, quella della punto invece è spiritosa (non è la voce della Lella Costa, quella?) e mi fa simpatia. quanto alle auto in sé, non ho presente la nuova BMW, la 159 l'ho vista in tele e mi pare bellissima (ma io ho un amore per le alfa), la punto sono andata a vederla e la trovo molto carina.
anch'io però aspetto il restyling della 500!
ps: guarda che i dati di vendita della croma sono sbalorditivi, un boom di prenotazioni per il modello superaccessoriato che non si aspettava nessuno (e in effetti la macchina non mi è sembrata granché)
Guardando la Grande Punto mi è venuto in mente di quando Berlusconi disse rimarchiate le Fiat Ferrari e ne venderete a pacchi. E tutti giù pernacchie e cacchineri...
Poi fanno la Grande Punto e copiano paro paro il muso della Maserati e se ne vantano pure...
Povero Silvio! ;-)
Bah... parlo da profanissimo. Il promo è davvero piatto. La Punto è bellissima. La musica non la commento (uno dei pezzi più brutti del Blasco). E Lapo è un dritto. Anche perchè si tromba Martina Stella... e già questo lo fa più fico del celebre nonno trapassato.
citerei en passant anche la saab "disponibile anche sulla terra." :]
bo', viaggiamo verso il packshot totale.
rendiamocene conto...
Io credo che alla fine quella che esce meglio di tutte è alfa. lo spot è ben fatto, la campagna stampa rende molto meglio il concetto, la radio - come spesso in italia - è un di cui. Ho preso il brief, non abbiamo vinto la gara e quindi parlo di alfa 159 con un pizzico di rosicchìo. ma alla fine è bella. Anche se non so quanto riposizioni il brand.
comunque complimenti, Publijihad è un nome davvero fighissimo.
Luca
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