Trasudamerica.

Body: 15:34:49
allora? come si è evoluta la situazione? c'avrai mica il marito di Twiggy in casa!??
KORDA: 15:35:05
no no è già partito
Body: 15:35:15
lol
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e che voleva allora?
KORDA: 15:35:40
no non aveva il transit per L'europa
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con passaporto colombiano è difficile passare da lì senza un permesso
Body: 15:36:24
chissà perché..
Body: 15:36:43
,eh eh he
KORDA: 15:36:25
jajajjaa si è fermato un notte e andato all'ambasciata il giorno successivo ed è partito
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comunque è simpatico
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l’ho alloggiato nell’oficina
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mezzo hippie mah anche intero
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capellone
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ha viaggiato un casino
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grande!
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ha vissuto in posti in Colombia da fricchettoni
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lavora l'oro
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oddio no! fa l'artesano?
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sì insomma un tipo da Twiggy
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io l'ho messo subito in riga
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(in riga?)
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è venuto a casa mia e per prima cosa gli ho messo in mano una canna di punto rojo svalvolante
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cosí gli ho fatto capire subito con chi aveva a che fare!
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ah ah ah ah !!!!!!!!!!
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sto male!
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il giorno dopo non sapeva come ringraziarmi
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gli hai fatto sapere che con noi non si scherza un cazzo!
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esatto
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l'ospitalità italiana
Body: 15:38:48
una cara, una raza!

progress 11.54

Body salta sulla Boderosa e raggiunge Kartina al Bvlgari, giusto in tempo per farla evadere da una cena di lavoro au couture. lei subito si sente in dovere di giustificare il suo outfit da ex modella in carriera - ho dovuto raccattare qualcosa dal campionario, ma al tipo sembra messa giù da urlo e non capisce l'autodifesa. i due camminano verso il suo albergo, per poi fermarsi a bere una roba al bar. i discorsi finiscono inevitabilmente per diventare pesi: c'è ancora qualcuno che conoscono che stia in piedi senza uno psicologo di fiducia?

man mano che le mezz'ore passano, Body cerca nei suoi occhi la vecchia poesia, ma non sa se la trova. il loro mondo fatto di direzioni marketing, conference-call e punti Mille Miglia; di donne superstipendiate, mariti insoddisfatti e faide generazionali in nome di una tata; tutto questo gli ricorda Cashmere Mafia, l'ultima serie scaricata per tamponare la crisi d'astinenza: il pilot si apre con Lucy Liu e le sue Jimmy Choo viola (Asha: manteniamo la calma! poteri essermi sbagliato, sai che non sono un esperto..) che ricevono una proposta di matrimonio, e si chiude con Lucy Liu e le sue Jimmy Choo viola che vengono scaricate dal fidanzato per colpa del suo arrivismo.

così con Kartina si comincia col dolce e si finisce con l'amaro. sempre. Kartina è come un ottimo giocatore di poker: fa sentire il suo avversario perennemente in difficoltà, cambia costantemente il gioco, non sai mai quando bluffa. per quanto Body si sforzi, con lei gli sembra sempre di giocare fuori posizione, mai sul bottone.

tornato a casa, inaspettatamente chiama Twiggy. è stonata come al solito e sono le 2 di notte. lei è a Tel Aviv, suo marito bloccato a Bogotà. vuole rintracciare Korda - distaccato da 2 anni nella capitale colombiana - per chiedergli di dargli un tetto finché la situazione dei documenti non si risolve. Body attacca Skype, lo trova in linea, si fa dare i numeri sudamericani e li rigira all'ex musa mediorientale. che nel frattempo gli racconta di 6 mesi passati fra Cina e Giappone, dell'ennesimo ricovero di suo padre a Berlino, dei 1.500$ di assegno di disoccupazione che il governo israeliano le versa mensilmente.

Body le spiega che in Itaglia non si usa. che nel belpaese diritti e ammortizzatori sociali non esistono. ma perché? - chiede ingenuamente lei. mah, forse perché... siamo solo più rabbini - risponde lui.

Coppia creativa.

Da: bodycopy@agenziadibody.com
A: arto@exmegagenziadibody.com
Oggetto:
Data: 28 gennaio 2008 10:55:27 GMT+01:00


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sei come tutti gli altri. anni a dirmi che il tuo matrimonio è in crisi, che non c'è più passione, che lascerai Mimì, ma poi te ne vai con lui addirittura in un'altra città.. e io che m'illudo - povera fessa - che un giorno saresti stato tutto mio.. ma non ti ricordi com'era bello fra noi? quando spiavamo il tanga di Barbie.. quando rubavamo le cialdone presidenziali.. quando ci taroccavamo a vicenda i rimborsi taxi.. quando, nell'intimità di uffici già vuoti, io ti dicevo di metterlo lì.. e tu pensavi stessi parlando del logo XXX.. adesso, dopo avermi promesso che avresti lasciato la dolce mammella della megagenzia per riunirti a me, mi pacchi sedotto dal solito direttore creativo. ci caschi sempre! ora che ne sarà di me? saprò ancora creare? saprò ancora amare? saprò farmi pagare i freelance di giugno? questo mondo non è fatto per un copywriter dal cuore grande e morbidoso come il mio.

Un altro inverno.

la signora davanti a te non ha un portafoglio. cerca in un vecchio pacchetto di Diana rosse i soldi per pagare. al suo fianco un ritardato sui 60 anni, forse il marito. sparge tutti i suoi averi sulla pila di sacchetti Standa, sotto gli occhi allenati della cassiera. la signora non arriva a 22.65 euro, così prende la serena decisione di rinunciare a 2 teste di lattuga e una bottiglia di rosso da 5.90.

quando è il tuo turno, ti levi giusto la cuffia destra dell’ipod, tanto per poter confermare alla cassiera che no, non fai la raccolta punti. la tua faccia è una maschera, i tuoi pensieri liquido che comprime la scatola cranica e che la scena non ha nemmeno intorpidito. galleggi anestetizzato dalla nuova playlist che, nei tuoi recenti ascolti, ha preso significativamente il posto di Chatwalk di PJ Harvey. playlist dove la cosa più intimista è New Noise dei Refused.

poco prima, davanti al bancone dei salumi, ti eri accorto di quanto ami il modo in cui la voce cavalca il magma chitarristico quasi più di quell’uscita dal secondo ritornello, con il riff che diventa improvvisamente sincopato e in levare, in puro stile helmettiano. fra una mortadella e l’altra, t’immaginavi Dennis Lyxzén legato allo spin di un veliero, in mare aperto e in tempesta, che gemeva quell’ “uh….” dopo ogni onda vinta.

sarebbe stato un video perfetto, tanto onirico e in tono a ciò che hai sognato stamattina. in un’atmosfera da locandina di Cloverfield, Body s’imbarcava su un enorme catamarano come stesse fuggendo da qualcosa, come se tutti stessero evacuando da un disastro imminente. l’imbarco era a Sant Antoni, sotto il Café del Mar e col tipo c’era un invertito che a intervalli regolari cercava di flirtare con lui. gli inutili discorsi in portoghese e tedesco su un tune chill out d'ordinanza, non rasserenavano il clima che rimaneva oppressivo, pericoloso, d’abbandono, e faceva il paio con l’ultimo incubo di Kartina, che arrivava a casa di Body ma lui non c’era e si perdeva in una Milano buia e desolata.

sei ancora in tempo per un acquisto d’impulso. metti nel cestello una confezione da 12 di Kinder in offerta e ragioni su quanto tu abbia toccato il fondo. chi ti voleva bene o è scappato o è accorso. ma tu non hai fatto distinzioni e hai riservato a tutti il peggio che potevi dare. Reich è montata sul primo aereo, ti ha fatto una testa tanta, ti ha preso a schiaffi, ha cercato di trascinarti un mese alle Similan, uscendone sconfitta e con più ematomi addosso di te. Jackdrum è salito al continente una volta al mese per spronarti a scrivere, per aprirti quella valvola che una volta era lo sfiato di tutta questa merda che ti porti dentro e che al dire il vero non è mai stata così tanta. tu scrivi, ma poi, al telefono, devi dirgli che i nuovi pezzi fanno cagare. e glielo dici perché ci credi veramente. canti sempre meglio, ma ogni linea ti ricorda qualcuno: qui è Moltheni, qui è Benvegnù, qui è salcazzo. i testi passabili, ma monotono e monotematici, pesanti, irreversibili e impermeabilizzati da un sostrato di odio latente che non credevi potesse appartenerti.

eppure c’è stato un momento, mentre il mondo festeggiava Natale ma a Milano sembrava ferragosto, che hai deciso di reagire e riprendere in mano la tua vita. ti sei alzato alle 2, ti faceva male dappertutto, sputavi gelatina e polmoni, il naso ancora anestetizzato. ti sei osservato allo specchio, aspettandoti di vedere una di quelle immagini da catena animalista: un bulldog scorticato dopo un combattimento clandestino, con gli occhi spaventati, le mascelle serrate e le narici ancora piene di quello strano odore, un mix di violenza e adrenalina.

ti sei guardato pronto a compatirti, ma paradossalmente hai trovato un uomo in forma strepitosa. i capelli lunghi, la pelle liscia, nemmeno una ruga o un segno sul viso per l’inferno che ti sei inventato nell’ultimo anno: più cerchi di annientarti, più diventi bello. se per te Grey non fosse solo un network internazionale, lo citeresti a esempio.

così hai smesso con ogni sostanza che potesse levarti la lucidità di guidarti fuori da questa follia. ti sei dato obbiettivi, scadenze, margini di errore. ti sei aggrappato a chi ti ama e continua a ricordarti chi eri. hai ricominciato a strafarti di camomilla come quando avevi 1 anno. hai cominciato a crederci. ma sembra che il mondo fuori non voglia rispondere alle tue stesse leggi. e all’ingiustizia perenne, alla truffa morale, alla tristezza che avvelena una generazione reagisci con più odio, con una violenza nuova che non vuoi più tenere a freno. un’aggressività distruttrice, che ti esplode dal centro del petto e che ti farebbe diventare una supernova più leggendaria e definitiva di Peter Petrelli.

ordini la spesa nel sacchetto, con le scatole di pelati e le cose di più peso sotto, il resto sopra. segui con lo sguardo la donna e il ritardato uscire dal super. paghi emettendo poche parole cortesi ma distanti un inverno intero. ti rimetti i ray ban sul naso e la cuffia nell’orecchio destro. e niente ti sembra più vicino del Chino Moreno, della sua passione e delle sue dipendenze, della sua speranza e della sua voce di cartavetra, che ti accarezza le orecchie come l'ultima lingua che ricordi, ma che non sei sicuro a chi appartenesse.