progress 15.22

il super lavoro blocca Dora a Milano. così anche Body passa il weekend lungo nella Grande Pera, cercando di costruire equilibri che in questo momento non è affatto pronto a costruire. anzi. e se la sua dolce metà ha i suoi bravi casini che la turbano, la psiche del tipo è particolarmente brava a complicarsi l'esistenza da sola. in mancanza di dolori veri, autogenera mostri e mulini a vento da affrontare con coraggio, quasi fosse immorale vivere con leggerezza sentimenti e opportunità.

così Body si ritrova sul Naviglio Grande a sbianchettare le proprie ansie con Previto e il Giornalaio. i super alcolici si ordinano uno dietro l'altro finché fa la sua comparsa casuale Osama. a dire il vero, il nottambulo fa sempre comparse casuali. il tipo lo conosce da almeno 20 anni, Previto pure. ma se il primo non è mai andato oltre il paio di frasi, l'avvocato c'ha anche un certo passato condiviso.

comunque, Osama è da quelle parti perché sta recuperando del tiramisù e i tre s'ingolosiscono subito. Osama prende le ordinazioni e dopo un quarto d'ora torna col suo carico di felicità a 90 euro al pezzo. i tre si dirigono nello splendido loft del Giornalaio dove, parlando di fecondazione assistita, crisi del centrosinistra e donne che scopano col tuo migliore amico, si fanno fuori tutto l'ambaradan.

quindi i tre raggiungono Piero e Yukka al solito bar. pieni come sono, la serata dovrebbe essere in rampa di lancio. invece parte un abbiocco colossale e Body capisce che dei fornitori di Osama non dovrà più fidarsi. l'Orango del Giornalaio è imbufalito per la polvere d'intonaco che si è sparato così chiama il suo fornitore ufficiale per rimetterlo in piedi. ma come al solito, più che rimetterlo in piedi lo stende. il Giornalaio si è già trasformato nel Giornalato, la sua nemesi notturna, logorroica e impizzata. segni inquivocabili del fattaccio: mano dx inservibile (regge sempre un bicchiere), viso sfigurato da smascellamento continuo e impossibilità di articolare discorsi compiuti.

Dora smessaggia che sta rientrando a casa e Body decide di raggiungerla lì. Previto e Yukka vanno in perlustrazione all'Old Fashion, non prima di aver visto DJ Francesco incastrarsi col suo Hammer giallo davanti al Just Cavalli.

inutile dire che il giorno dopo, per un motivo o per l'altro tutti si alzeranno con l'umore di traverso. ma almeno Body troverà il tempo per smanettare sui commenti del suo blog per farli tornare più accessibili. adesso funzionano?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

UN GRANDE!

Per i commenti meglio così.

Anonimo ha detto...

90 iuro al pezzo puzza di strapagato a sentirne sti effetti... Io venerdì sera ero al Plastic (percentuali bulgare di gay!!!) e sabato a pranzo l'ho trascorso tra navigli, supporti fono e parco ticinese o torri ticinesi. Ci mancava solo l'ape al Luca's... Commenti sembrano andare bene. Bella!

Anonimo ha detto...

ciao body, felice di rivederti.
ca

Vocione ha detto...

Minchia, Body, se la tua vita attualmente è inquieta tanto quanto è complessa la lettura del tuo post, hai bisogno di un paio d'anni a pp island.
Sembra un disco dei Tool...

Anonimo ha detto...

..B. sei stato al plastic e non mi hai fatto nemmeno uno squillino? Avevi paura che ti portassi al gay pride?

Anonimo ha detto...

ohmmadonna, che serata, mi potevi chiamare, ero qui anch'io, che magari ti evitavo una spesa così per della farina tipo 00! ti facevo il mio tiramisù, quello vero, col mascarpone e i savoiardi e poi da casa mia te ne andavi a casa di dora a piedi e fischiettando, altroché

Anonimo ha detto...

dora: ma se iniziamo a vederci così spesso poi body non mi accompagna più ai concerti :)

Body ha detto...

Lise: grazie cara, ma avevo bisogno di disfarmi (e manco ci sono riuscito) più che sfamarmi.
Vocione: non ci fosse stato lo tzunami, un paio d'anni a Phi Phi me li farei anche volentieri.
Ca: bacio!
Boss: mah, siamo una coppia decisamente aperta..